Per un Iddio che rida come un bimbo,
tanti gridi di passeri,
tante danze nei rami,
un’anima si fa senza più peso,
i prati hanno una tale tenerezza,
tale pudore negli occhi rivive,
le mani come foglie
s’incantano nell’aria…
Chi teme più, chi giudica?
G. Ungaretti
(dedicata ad Ottone Rosai)