Avevamo accennato alla coltivazione a cassoni, o letti rialzati, quando abbiamo parlato dell’usare il meno possibile vanga o zappa. Il terreno infatti visto che non viene calpestato rimane morbido e fertile.
Essenzialmente occorre costruire un cumulo di terra. Si recupera il suolo da avvallamenti scavati intorno all’area di coltivazione vi si butta sopra e poi si arricchisce di compost. In questo modo creiamo un “effetto tumulo”, una collinetta, da cui il nome “letto rialzato”. Ci si può limitare a costruire questi rialzi oppure delimitarne i bordi con l’uso di materiali rigidi. Se si decide di costruire i cassoni una prima raccomandazione, anche se sembra scontata, è di premurarsi che la larghezza consenta facilmente di raggiungere il centro del terreno.
Per costruire le pareti laterali si può usare legno, facile da trovare, economico ed ecologico. Se poi si riesce a fermarli usando incastri o pioli in legno invece di chiodi si ottiene il massimo del cassone ecologico. Un’altra soluzione ecologica, ma di difficile realizzazione, è quella di usare pietre squadrate con cui costruire dei muretti a secco.
In genere i cassoni devono essere alti almeno 50 centimetri e vanno riempiti fino all’orlo: Se non si riempiono abbastanza l’irrigazione e lo sviluppo delle piante farà scendere il livello del terreno rischi che i bordi facciano ombra alle piante. Oltre alla terra di riporto dell’orto si riempie il cassone di compost e terriccio.
Con questo metodo si hanno alcuni vantaggi. Costruire i cassoni aiuta a tenere fuori l’erba dal terreno di coltivazione. Il terreno cosi composto è profondo, ricco e può sostenere un’alta densità di piante. Abbiamo visto come “piantare fitto” sia una tecnica per risparmiare acqua. Questo poter seminare le piante a breve distanza l’una dall’altra rende i cassoni molto produttivi e adatti a crescere policolture.