Alla fine Maurice il gallo è stato assolto.
L’accusa infamante era di cantare troppo forte e troppo presto.
Ci sono volute alcune misurazioni di periti del tribunale per attestare che Maurice canta fra le 6 e le 7 del mattino e non tra le 4 e le 5 come affermavono i suoi accusatori.
Messa cosi la notizia parrebbe meritare tutt’al più un’alzata di spalle. Ma il caso, che ha avuto come teatro il paese di Saint Pierre d’Ole’ron nell’isola medesima in Bretagna, in realtà o molto meno folcloristico di quanto sembri.
Anzi sembra la prova provata di quanto, alcuni anni fa, il sociologo Jean – Pierre Le Goff scriveva nel suo libro “Fine del Villaggio”:”Un mondo è finito, ma pochi se ne sono accorti . I parigini si trasferiscono avendo in mente la campagna descritta da Jean Giono, gli inglesi sognano le piazzette con i platani e gli anziani che giocano a bocce.”
E proprio i turisti, gli urbani, sono il problema.
Un caso simile c’è stato a Soustons, nel cuore delle Landes, regione di produzione del noto foie gras. Dove sta iniziando un procedimento contro 70 oche allevate dalla 67enne Dominique Douthe. Nel Perigord addirittura alcuni villeggianti avevano contattato una ditta di disinfestazione per far cessare il chiasso (?) causato dalle cicale ( ma la ditta si è rifiutata di intervenire). Turisti, cittadini che passano la vita sorbendo ogni genere di rumore, magari travestito da musica (?) che imperversa dai centri commerciali alle segreterie telefoniche, dai bar agli ascensori, che poi in campagna non resistono ai normali suoni della campagna.
Non è un caso che il sindaco di Soustons, Frédérique Charpenel, ha scritto che “qui, come altrove in Francia, è assolutamente necessario preservare le caratteristiche del mondo rurale, che si tratti di agricoltura, pesca, allevamento e caccia”.E non è l’unico.
Bruno Dionis du Sejour, un contadino in pensione sindaco, da 12 anni, del villaggio di Gajac (sud-est), ha formalmente chiesto al governo di inserire i rumori della campagna nel’elenco del patrimonio nazionale in modo che ottengano la tutela dello Stato. Un’ottima idea anche perché il rincretinimento di massa non può essere vietato per legge.