Ogni anno, per Capodanno, cucino sempre la solita ricetta: tagliolini al salmone. È una tradizione familiare che ormai ha quasi 30 anni. Pasta al salmone, e concerto di Capodanno di Vienna. La ricetta subisce delle piccole varianti ogni volta, a seconda dell’umore e dello spirito di iniziativa con cui mi sveglio il primo giorno di ogni anno. Si va dalla versione basic riservata al pranzo che funge anche da prima colazione se mi sveglio davvero tardi, al tocco dello chef con aggiunta di spezie ed accostamenti sperimentali. La ricetta è un grande classico degli anni ’80, figlia delle pennette con salmone e vodka tipiche dei cenoni negli hotel tutte uguali da nord a sud. Ve ne propongo alcune varianti; esercitatevi, avete un intero anno per cucinare le vostre per il prossimo Capodanno. Tanto per cominciare, si può variare il tipo di pasta. Dalla classica tagliatella all’uovo, fino ai tagliolini freschi del pastificio, passando per delle penne oppure delle farfalle, fino ad arrivare a delle linguine aromatizzate al limone, all’arancia o al peperoncino. Poi il salmone. Io amo il salmone affumicato, ma la ricetta riesce bene anche con quello fresco. Entrambi vanno cotti pochissimo, per evitare che possano diventare stopposi, in una base che può essere di cipolla o scalogno appassiti in poco olio o burro. Adesso sono in un periodo in cui amo cucinare col burro, il profumo che rilascia insieme allo scalogno è qualcosa di sublime. Si può poi decidere di aggiungere del peperoncino, non troppo forte, ma piuttosto fresco e aromatico, o del pepe macinato al momento, oppure aggiungere anche bacche di pepe rosa intere. Una volta cotto il salmone, si arriva all’eterno dilemma: panna si o no? Tendenzialmente io preferisco con la panna, in questo caso non ci trovo nulla di scandaloso, è sicuramente un abbinamento che soddisfa. In alternativa, o non aggiungete altro, avendo però l’accortezza di saltare la pasta col salmone aggiungendo una paio di mestoli di cottura dell’acqua della pasta per legare il sugo, oppure un po’ di succo d’arancia, perché no? oppure potete aggiungere del mascarpone, o un paio di cucchiai di besciamella, l’importante è che la pasta e il sugo rimangano cremosi e umidi .Una volta trasferita la pasta nella padella col salmone, qualunque sia il tipo di salsa abbiate deciso di cucinare, potrete aggiungere dell’erba cipollina fresca, dell’aneto, o magari un po’ di buccia di limone o d’arancia grattugiata. Come vedete, sono tante possibilità per un semplice piatto di pasta.
Quale metafora migliore per l’anno nuovo che si è appena aperto davanti a noi? Buon anno!
Isabella Lari