La domenica, onestamente, io vorrei fare solo poche cose: alzarmi tardi, fare colazione con calma, fare la doccia e svariati trattamenti estetici fai da te, e poltrire. Dopo una settimana di lavoro, e un sabato dedicato a pulizie e commissioni, la domenica vorrei tanto che fosse questo: poltrire e coccolarsi.
Ma se hai una famiglia, devi comunque adeguarti anche alle necessità degli altri, il che spesso significa cucinare il pranzo della domenica, soprattutto quando sei quella che ha la padella dalla parte del manico. Per fortuna, la mia famiglia è a basso mantenimento (notare la fine citazione dal film “Harry ti presento Sally”: se non la conoscete potrei depennarvi dalla lista dei miei amici), e non ha bisogno di un pranzo stile Casa Surace con antipasti, primo, secondo, quattro contorni, vassoio di formaggi, torta, cabaret di paste, caffè e ammazza caffè e siamo già all’ora della merenda.
Un primo, un formaggio e un dolce sono sufficienti. Soprattutto il dolce, la domenica, nella mia testa deve essere tradizionale, che si faccia mangiare in porzioni abbondanti, e che abbia quel retrogusto di cose buone di una volta, di torta della nonna, di sapori familiari. Niente di stravagante: le infusioni di tè matcha e le gelatine al frutto della passione si lasciano alle cene con gli amici, dove sperimentare e vantarsi un po’ di aver riprodotto la creazione di qualche maitre patisseur fanno parte del divertimento.
Adesso che arriva l’autunno, il dolce della domenica lo immagino morbido, e magari anche un po’ tiepido, pigro come dovrebbe esserlo una domenica degna di questo nome. Per questo, oggi vi propongo un dolce che preparo non spesso, ma mi piace sempre molto, ed ha quel tono di “comfort food” che bene si intona alle giornate novembrine che abbiamo davanti. Sono le crepes ripiene al forno come le faceva la mia mamma, semplici e deliziose.
Per prima cosa preparate le crepes. Le potete cucinare anche il giorno prima, e volendo si possono anche surgelare, avendo l’accortezza di mettere fra una e l’altra un foglio di carta forno per non farle appiccicare. La mia dose è disgraziatamente “a occhio”, ma non è un problema. Prendete una ciotola abbastanza capiente, sgusciateci dentro un uovo, sbattetelo, e poi iniziate ad aggiungere la farina bianca. Cominciate con un paio di cucchiai colmi, mescolandoli con una frusta per evitare grumi. Poi, aggiungete del latte, poco alla volta. La consistenza che dovrete ottenere è quella di una pastella abbastanza liquida. Mettete un pizzico di sale e, se gradite un sapore meno neutro e
più dolce, un cucchiaio di zucchero. Infine, un cucchiaio di burro morbido da far sciogliere nell’impasto.
Ovviamente se avete già la vostra ricetta perfetta delle crepes, usatela serenamente e ignorate la mia pastella improvvisata. Una volta pronta, tenetela da parte, che riposare un po’ le farà bene.
Adesso preparate la crema pasticcera. Dovrà essere un po’ morbida, quindi non eccedete con la farina, oppure mettete un pochino di latte in più. Io mescolo in una pentola adatta un cucchiaio di zucchero con un tuorlo d’uovo, poi aggiungo un cucchiaio raso di farina e lo faccio incorporare bene, e poi metto un quarto di litro di latte, poco per volta, in modo che non si formino grumi. Per finire, metto una bella scorza di limone, accendo il fornello e inizio a cuocere la crema, sempre
mescolando, fintanto che non inizia ad ispessire. La crema deve cuocere per qualche minuto altrimenti si sentirà la grana della farina. Anche in questo caso potete utilizzare la vostra ricetta preferita per la crema pasticcera. Lasciate la crema da parte, ed iniziate a cuocere le crepes in un padellino adatto, possibilmente antiaderente. Scaldatelo, passatelo rapidamente con un pezzetto di burro per ungerlo leggermente, e versateci dentro un mestolo del composto delle crepes. Il fondo del padellino deve essere coperto in maniera uniforme da uno strato abbastanza sottile di pastella. Quando il bordo inizia a sollevarsi leggermente e a dorarsi, è il momento di girare la vostra crepe.
Se siete in grado di farle saltare col padellino, tanto meglio, altrimenti armatevi di una paletta piatta e giratele aiutandovi con quella. Quando avrete finito di cuocere le crepes, potrete montare il vostro dolce.
Per cominciare preriscaldate il forno a 180°. Prendete una bella pirofila e ungetela leggermente con del burro. Apro una piccola parentesi. Avete presente quelle orride teglie di alluminio usa e getta? Ecco, lasciatele perdere. Non perché non cuociano bene, ma perché sono brutte. Sono temporanee. Sono tristi. E voi non volete servire un dolce buono e coccoloso in una teglia usa e getta triste. Né a voi né alla vostra famiglia – no, neanche alla peggior suocera – perché non vi meritate la teglia usa e getta, il vostro buon dolce della domenica deve arrivare in tavola in una bella pirofila di ceramica o di vetro, che laverete, riutilizzerete e lascerete in eredità ai vostri figli insieme alle vostre ricette. E’ ora di smetterla con queste cose brutte che si buttano via. Tornando al nostro dolce, prendete una crepe, spalmatela per metà con la crema pasticcera, piegatela in quattro e deponetela nella pirofila. Fate così con tutte le vostre crepes, in genere con queste dosi ne vengono sei. Spolverizzatele abbondantemente con dello zucchero a velo, cospargetele con dei fiocchetti di burro e infilatele in forno per circa 10 minuti. Devono esse dorate e lucide, con lo zucchero ben sciolto. Potete servirle calde o un po’ più tiepide. Se volete aggiungere un po’ di croccantezza, dei pinoli o delle lamelle di mandorle sparse in superficie prima del passaggio in forno ci stanno a meraviglia.
Buona domenica, e buone coccole!
Isabella Lari