Alessandro Tofanelli è un pittore, regista documentarista che vive all’interno del Parco MIgliarino Massaciuccoli San Rossore.
Un ambiente magico ricompreso tra il lago di Massaciuccoli, il mar Tirreno e solcato da un bosco secolare dove sono presenti depressioni che nell’inverno si allagano ( le lame) e diventano habitat perfetti per numerose specie di uccelli.
Questi ambienti sono da sempre fonte di ispirazione per Tofanelli che, raccogliendo la lezione di Bertold Brecht, raccontando il suo paese è divenuto universale ( mostre a Londra, Barcellona, New York, Vienna. Primo Premio nel 2005 al Nice Festival di San Francisco con il suo primo film Contro Natura).
Accanto alla normale attività Tofanelli ha poi inventato un nuovo modo di raccontare questo ambiente speciale. Da alcuni anni ha costruito la mostra Nel VOlo del Colore dedicata al Martin Pescatore.
Un progetto articolato su due elementi di base: la proiezione dei filmati
documentaristici realizzati da Alessandro Tofanelli in anni di osservazione del comportamento del Martin
Pescatore e l’esposizione delle opere pittoriche dello stesso Tofanelli generate dalla lunga convivenza con
questo animale all’interno del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.
L’allestimento si costituisce dunque in due parti ed offre al visitatore la possibilità di passare dalla visione
del documentario dedicato ( proiettato simultaneamente su tre sezioni contigue di un grande schermo
curvo), alla sala delle tele, inserendolo in un continuum estetico.
La Mostra ha già avuto due esposizioni. Attualmente ( 7 luglio / 5 agosto 2018) si può vedere alla Brilla di Massarosa.
In questa occasione, all’interno del progetto vienepresentato, il 20 luglio, un nuovo documentario
specificatamente dedicato al Parco: una narrazione per immagini dell’ambiente del Parco nella sua varietà
che accompagna le parole di chi costituisce la memoria del Parco stesso, perché da sempre lo abita, lo cura,
lo studia. Le interviste, raccolte negli anni, raccolgono la testimonianza di molti: tra cui quelle di Alvaro
Conticini che, con il Prof. Caterini, diede inizio allo studio delle migrazioni dentro San Rossore e di Riccardo
Gambogi, guida preziosissima; ma anche di tutte le altre persone che mantengono ancora vive le
conoscenze e le tradizioni di questo luogo.
L’intento è quello di offrire al pubblico un’esperienza attrattiva che abbia il merito di diffondere la
conoscenza dell’ambiente e di esaltarne la bellezza, la ricchezza ed il patrimonio di saperi che ancora
custodisce.