Dal 2003 esiste in italia una legge che permette la donazione di cibo pronto e non consumato anche nell’ambito della ristorazione collettiva, la cosi detta. “Legge del Buon Samaritano”
La legge equipara le Onlus che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita ai bisognosi al “consumatore finale”.
In questo modo le Onlus che recuperano cibo per consegnarlo alle persone indigenti non sono tenute all’osservanza delle norme sulla sicurezza dei prodotti alimentari, perché equiparate al consumatore finale.
Ma se da una parte diminuiscono gli obblighi di legge dall’ altra la spontanea adesione ad un progetto di recupero e dono del cibo aumenta la responsabilità di applicare corrette procedure di recupero del cibo di ciascuno dei soggetti.
Questa legge ha fatto nascere iniziative importanti di solidarietà, una delle più interessanti per il successo ottenuto in poco tempo è quella romana di Equoevento.
Una Onlus nata il 27 gennaio 2014 da 5 amici e che in poco più di un anno ha raccolto più di 30.000 pasti donati alle strutture che si occupano di assistenza.
La grande novità del progetto è quello di rivolgersi ai grandi eventi ( il debutto il convegno dei notai al Rome Cavalieri Waldorf Astoria.) sia pubblici che privati come i matrimoni.
Chiunque di noi abbia partecipato ad un evento ha visto come grandi quantità di ottimo cibo siano sprecati.
Con Equoevento accade così che le tagliatelle al tartufo dei notai siano serviti praticamente in tempo reale a che ha bisogno di assistenza o si trova in difficoltà.
Scrive sul sito di equoevento Francesco Catapano “siamo intervenuti in oltre 90 eventi, nei quali abbiamo recuperato, sottraendoli alla logica dello spreco, oltre 30.000 eccellenti pasti, destinandoli ad oltre 20 strutture caritatevoli, tra case famiglia, mense per poveri, centri per rifugiati, e angeli che successivamente li portavano ai senzatetto sparsi per Roma.
Siamo riusciti a recuperare cibo dagli eventi più disparati: dalla Convention Cinque Stelle del Circo Massimo dove sono avanzate oltre 2000 pizzette farcite, alle prelibatezze dei banchetti dei matrimoni; dal convegno aziendale, alla cena di natale della AS Roma, o di Bulgari. In otto mesi abbiamo recuperato e portato sulle mense dei poveri le prelibatezze più ricercate, dal carpaccio di polipo alla pasta al tartufo, passando per 100 porzioni di spigola al forno, 20 chili di filetti in salsa di funghi, ma anche melanzane alla parmigiana, olive ascolane e molte altre vere chicche culinarie, che per un giorno hanno fatto la felicità dei meno fortunati”
L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è stato Il 7 febbraio, per la partita tra la Nazionale italiana di rugby e quella Irlandese. Un risultato eccezionale: 800 chili di eccedenze alimentari recuperati dai banchetti pre-gara, dal Gala dinner, e dagli stand Peroni nel Villaggio del Foro Italico.
Ma se questa è l’iniziativa più clamorosa nata nell’ultimo anno molte altre iniziative sono sorte accanto agli storici Banco Alimentare o Caritas. Un esempio il padovano Pane in attesa mutuato dal famosissimo caffè sospeso di Napoli
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