Pollinaria fra agricoltura biologica, ricerca artistica ed ecosostenibilità

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l’istallazione This is Not a Trojan Horse dei Futurefarmers   a Pollinaria

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  In Abruzzo tra Civitella Casanova e Loreto Aprutino un luogo unico dove si fondono agricoltura biologica, ricerca artistica ed ecosostenibilità: Pollinaria.

L’azienda agricola nasce per volontà di Raffaele Baldini Palladini, imprenditore agricolo e pioniere dell’olivicoltura moderna, a metà Ottocento. Nel suo antico oleificio, all’interno del Castelletto Baldini Palladini Amorotti,  nel cuore di Loreto, è attualmente ospitato il Museo dell’Olio.

Negli anni Dieci del ‘900 poi l’attività passò per successione femminile alla famiglia Amorotti, fino ad arrivare ad oggi, come in una specie di continuità circolare in cui idee e memoria storica si mescolano l’una con l’altra, per dar corpo al progetto di Gaetano Carboni che, dopo aver recuperato l’insediamento settecentesco rurale appartenente alla famiglia, decide, nel 2003, di convertire l’azienda agricola già esistente al biologico e poi a partire dal 2007 di adibire questo spazio alla coltivazione non solo di prodotti agricoli ma anche di pensieri L’anima agricola del progetto di Gaetano Carboni si fonda proprio su queste origini per sviluppare un’idea di coltivazione biologica basata sulla ricerca e sperimentazione nel campo delle specie autoctone.

Oltre all’olio si coltivano cereali e derivati, legumi, ortaggi e frutta. Un imminente ritorno è quello del vino, del quale l’azienda è stata storica produttrice nel Novecento.

Ma Pollinaria dal 2007 è anche un progetto di ricerca artistica che ha ospitato creativi da tutto il mondo con opere complesse al crocevia di arte, scienza e natura, capaci di evolvere in operazioni senza frontiere che hanno portato le esperienze abruzzesi di questi artisti in giro per il mondo.

Un progetto che è infine approdato al Netyork Green Art Lab Alliance ( GALA ) che riunisce diverse istituzioni europee attive nella sostenibilità e nell’ecologia applicate all’arte.

Un progetto di ampio respiro che ha visto numerosi artisti soggiornare e creare a Pollinaria.

Numerosi i progetti qui concepiti realizzati e premiati.

Unico il filo conduttore: la vita in tutte le sue forme creative ed immersa in un contesto dai molteplici aspetti e risvolti tra un Abruzzo arcaico e l’irrompere del contemporaneo.

Numerosi i  riconoscimenti, come nel caso di “Moon Goose Colony”, avventura artistica nata a Pollinaria a cura di Agnes Meyer-Brandis, che ha ottenuto nel 2012 un importante premio nell’ambito del festival internazionale Ars Electronica dedicato alle arti digitali, e dell’installazione “This is Not a Trojan Horse”, vincitrice nel 2010 dell’Arts Writers Grant Program, sussidio della Andy Warhol Foundation for the Visual Arts. Quest’ultimo esperimento, ideato dai Futurefarmers, collettivo di artisti, architetti e designer fondato in California nel 1995, ha consentito di avvicinarsi concretamente anche alle esigenze e alle speranze per il futuro espresse dalla collettività locale sui temi dell’agricoltura e dell’ambiente. E proprio sotto l’impulso di questi processi, l’arte si mette a disposizione di un progetto di rigenerazione rurale che diventa il punto di partenza di nuove sfide. Le tre “A” di Arte, Agricoltura e Ambiente si fondono così insieme dando vita ad un impegno per chi vive il territorio.

Infine Pollinaria  non è solo una residenza artistica, ma anche un agriturismo dove fare un soggiorno per vivere pienamente questa esperienza
Per saperne di più

www.pollinaria.org

L’ospitalità di Pollinaria è certificata da ICEA Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale

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