Per ricordare

Il 2 agosto 1980 alle ore 10:25 un ordigno esplose alla stazione di Bologna, causando 85 morti e più di 200 feriti.
E’ stato il momento più sanguinoso di quella che è stata chiamata strategia della tensione.
Una strategia, iniziata nel 1969 con la strage di Piazza Fontana e culminata a Bologna, fatta di depistaggi, servizi segreti deviati, gruppi neofascisti che volevano delegittimare la sinistra ed impedire il cambiamento politico in Italia.
Il processo di cui si è fatta registrazione del primo appello, celebratosi dal 16 aprile 2021 al 6 aprile 2022, ha avuto sentenza definitiva il 1° luglio 2025, e condannato all’ergastolo Paolo Bellini, ex militante di Avanguardia Nazionale, riconosciuto colpevole come
esecutore materiale della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. I giudici hanno anche ribadito la condanna (già pronunciata in primo appello) a 6 anni per l’ex Capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel per depistaggio, e a quattro anni per Domenico Catracchia,
amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al Pubblico Ministero.
12 mesi di processo per un totale di 76 sedute. Sedute riprese in video da 6 camere diverse.
Le 450 ore di processo, ripreso da 6 angolazioni (per un totale di pari a 2500 ore di girato) era conservato in cassette magnetiche impossibili da essere visionate.
Da qualche mese però è iniziato un lavoro di copiatura / sincronizzazione su hard disk per rendere l’archivio consultabile.
Una volta terminato il lavoro la registrazione del dibattimento nella sua interezza (inquadratura del totale dell’aula processuale) verrà donata all’Associazione dei Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna e all’Archivio Flamigni (Roma), per poter permettere, a partire da Marzo 2026, a chiunque di richiedere di visionarla.
Un progetto curato da BO FILM,l’associazione ABC e Ponte d’Archimede Produzioni, con il sostegno della Presidenza della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.
Il progetto ha avuto un finanziamento dal Fondo di digitalizzazione per Imprese Culturali e Creative del territorio emiliano-romagnolo della Regione Emilia-Romagna grazie al quale sono iniziati i lavori.
Per portarli a termine occorre un aiuto e per questo è partita una campagna di crowdfunding che terminerà a fine settembre.
Il progetto complessivo prevede anche che, presso la sede di BO FILM a Bologna sia possibile visionare la totalità del girato nelle sei inquadrature.
Infine, se le risorse derivanti al crowdfunding dovessero essere superiori alle esigenze minime, è previsto di archiviare i file dell’intero dibattimento su un portale fruibile online.

Per contribuire

https://www.produzionidalbasso.com/project/il-processo-di-bologna-archivio-di-memoria/

Per saperne di più su i proponenti

www.bofilm.it

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