Una Lezione dal 1500 (quasi 1600)

Uno dei primi testi filosofici che ho incontrato nel mio percorso di studi è stato il saggio Dei
Cannibali di Montaigne,un testo al quale sono molto affezionato e che consiglio sempre se
qualcuno avesse voglia di provare a leggere un breve testo filosofico.
Oggi vorrei, se non invitarvi alla sua lettura, quantomeno incuriosirvi sull’argomento.
Il saggio, lungo una decina di pagine, si presenta come una lettura semplice ma contiene
un significato ben più stratificato.
Il testo si trova nella raccolta intitolata Saggi, l’opera più famosa e influente del filosofo
Michel de Montaigne, un testo a cui il filosofo lavorò per gran parte della sua vita e la cui
edizione definitiva fu pubblicata postuma nel 1635.
Non starò qua ad offrire ulteriori analisi sull’opera, mi limiterò solamente ad osservare
come il saggio Dei Cannibali venga ricordato come uno dei saggi “decoloniali” di
Montaigne e il periodo storico in cui si colloca la pubblicazione di questo testo, presente fin
dalla prima edizione del 1580, ovvero il periodo della Conquista dell’America Latina.
La legittimità della Conquista si basava sul riconoscimento di una inferiorità delle
popolazioni indigene, paragonate alle bestie in alcuni casi, e alla loro arretratezza rispetto
alla società morale e civile europea.
Il saggio, per riassumere, presenta un prospettiva decoloniale che riposiziona l’uomo
moderno e la sua pretesa di superiorità civile e morale, tramite il mezzo della società dei
cannibali.
Perché leggerlo adesso?
Il saggio invita a non dare mai per scontato che il sistema nel quale viviamo sia il migliore
dei possibili, a mettersi in discussione, a guardarsi con gli occhi dell’altro per cogliere ciò
che a noi può sembrare scontato e rimuovere quei costrutti sociali fittizi che spesso non
vediamo ma che ci plasmano come una seconda natura, fornendo una bussola critica al
comportamento valida ancora oggi nel mondo contemporaneo.
Non voglio qua lanciarmi in un’analisi del testo, che sarebbe lunga e probabilmente
inadatta al medium ma vorrei semplicemente portare un piccolo esempio del modo di
argomentare portato avanti da Montaigne.
In chiusura di testo viene riportato l’episodio della visita di 3 cannibali a Rouen, alla corte
di Carlo IX. Il testo è uno dei più celebri casi di uso dello straniamento in filosofia (una
tecnica letteraria che mostra l’oggetto tramite gli occhi dell’altro, come se lo si vedesse per
la prima volta, potendo così metterne in risalto caratteristiche particolari ed incongruenze
che spesso non si riconoscono perché date per scontate).
Al termine della visita viene chiesto ai cannibali un commento, una loro opinione sulla città
di Rouen che hanno appena visitato. In particolar modo il secondo commento di
Montaigne merita attenzione, in quanto veicola un messaggio sovversivo abbastanza
potente. Gli indigeni infatti affermano che non capiscono come possano essere accettate
le disuguaglianze nella società francese e come sia possibile che alcuni uomini hanno
tutto mentre altri mendicano alle porte e perché questi ultimi non mettano la città a ferro e
fuoco e invece accettino la loro condizione.
Non furono gli splendori della società francese, né gli ori e le ricchezze che colpirono gli
indigeni ma le disuguaglianze che si ritrovavano all’interno della società, da un momento
in cui gli europei pensavano di sentir riconosciuta la loro superiorità e la loro ammirazione
da parte degli indigeni ecco che invece spunta la critica, la messa in discussione della
superiorità e della desiderabilità della società europea.
Insomma, agli occhi degli indigeni l’ordine sociale europeo non era qualcosa per loro
auspicabile ma era anzi un mondo da rigettare, dal quale ribellarsi.
Se la Conquista spagnola delle Americhe si basava sopra un pretesto di una superiorità
sociale e morale rispetto alle società indagine questa si sgretola dentro il saggio di
Montaigne, insinuando anzi il dubbio che forse l’ordine sociale dei cannibali sia più vicino a quella che dovrebbe essere la condizione dell’uomo da cui la società moderna si è
allontanata coi suoi artefici.
Sperando di avervi incuriosito, vi auguro una buona lettura.

N. Fratini

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.