Dio…..

In toscana ci sono bestemmie cosi belle che sono inni al signore diceva Benigni ai tempi del famoso Woytilaccio. Poi si sa il tempo passa Benigni ha rivisto le sue posizioni e anche le bestemmie non sono più quelle di una volta. Nomina Contra Deum è il tentativo di raccontare un fenomeno che affonda le sue origini, come direbbe Dante, “nel tempo de li dei falsi e bugiardi” e che, pur avendo perso la verve e l’abitudinarietà di un tempo, continua a persistere sia come manifestazione linguistica, sia come fatto etnologico (pur se in determinate zone d’Italia e del mondo). Se non ci fosse bestemmia non ci sarebbe Dio, e viceversa; perché quello fra religione e blasfemia è un interscambio che mantiene vive entrambe le realtà. Si legge nella presentazione:

“ Decidere di analizzare approfonditamente questo tema e voler addirittura ricostruirne una storia nasce dalla consapevolezza che solo andando a toccare determinati argomenti, per così dire, “scottanti” e per certi versi pericolosi, si può arrivare, se non alla verità delle cose, almeno a comprendere un’ispirazione globale, un’ispirazione che ha mosso uomini e donne di tutte i tempi. Il rapporto con l’invisibile rivela la temperie culturale di un’epoca.

Una cronistoria: dall’antico al contemporaneo; passeremo per filosofia, letteratura, antropologia, filologia, sociologia, musica, spettacolo…intraprenderemo un’avventura unica ma lo faremo con senno, tentando di non tralasciare nulla, consci dei pericoli che incontreremo, pronti alle peripezie che richiede un’impresa così ardua ma sicuri che, alla fine, tutti ne usciremo arricchiti!”

Gli autori hanno creato una campagna di autofinanziamento per poter portare a compimento il progetto. Per partecipare

https://www.produzionidalbasso.com/project/nomina-contra-deum-la-storia-della-bestemmia/

c’è tempo fino al 16 giugno

per saperne di più

https://www.facebook.com/nominacontradeum

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