Il 21 febbraio saranno 80 anni che è stato ucciso Rino Della Negra.
Rino nacque in Francia da genitori friulani nel 1923 e li è conosciuto come il calciatore partigiano.
A 14 anni lavorava come operaio ed entra in contatto, sia per ragioni familiari che per l’ambiente di lavoro, con gli ambienti di sinistra legati al partito comunista.
Rino è anche uno sportivo gran appassionato di calcio e gioca nelle varie selezioni operaie.
Gioca talmente bene che la squadra di calcio di Parigi Red Star (una gloriosa squadra fondata nel 1897 da Jules Rimet) gli propose un contratto da profesionista.
Purtroppo le tossine di Vichy inquinarono anche lo sport I club d’élite venivano smantellati a favore delle squadre “federali” dal regime di Vichy che imponeva dei valori – autoritarismo ed élitarismo su tutti – all’opposto di quelli dei club sportivi legati alle fabbriche, basati sull’aiuto reciproco e sul cameratismo. Le squadre professionistiche vennero silurate e il Red Star tornò a essere un club dilettantistico.
Nel frattempo la Repubblica di Vichy istituisce il Servizio di lavoro obbligatorio (STO) e Rino Della Negra viene chiamato per andare a lavorare nella Germania nazista. Si rifiuta ed entra in clandestinità come membro del gruppo FTP-MOI (Franchi-tiratori e partigiani – Mano d’opera immigrata) ribattezzato Manouchian in onore del capo, l’operaio, poeta e giornalista scampato al genocidio armeno Missak Manouchian.
Tra l’inizio 1942 e l’autunno 1943 il gruppo Manouchian sarà molto attivo contro l’occupante con tra sabotaggi, assalti alle banche e uccisione di alti gradi nazisti. Rino Della Negra partecipa direttamente all’attacco contro il generale Von Apt, all’assalto alla caserma di Ruel Mailmaison e alla sede centrale del partito fascista italiano, in rue Sedillot a Parigi.
Il 12 novembre durante un agguato a un portavalori nazista viene colpito alla schiena.
Dopo il ricovero in ospedale verrà torturato e condannato a morte e fucilato assieme agli altri 22 italiani, ungheresi, polacchi, armeni, spagnoli, rumeni del gruppo Manouchian *
Nell’ultima lettera, rivolta al fratello minore, scrive: «Dà l’addio da parte mio alla Red Star, fate una festa e prendete una bella sbronza in mio onore».
Della Negra venne fucilato assieme agli altri 22 italiani, ungheresi, polacchi, armeni, spagnoli, rumeni del gruppo Manouchian.
Una figura che negli anni si è sempre più ammantata di mito. Non ostante abbia potuto giocare poco nel RED STAR a lui è dedicata una tribuna nello stadio della squadra Francese a Saint-Ouen (Seine-Saint-Denis) e proprio sulle tribuna tutti gli anni nell’anniversario della morte i tifosi del club commemorano la sua esecuzione per mano nazista a Mont Valérien con canzoni, striscioni, sciarpe e animazioni visive.
I registi DANIELE CECCARINI e MARIO MOLINARI hanno deciso di realizzare un documentario su questa figura (c’è anche la richiesta di molti che i suoi resti vengano traslati nel Panthéon dei grandi Francia.)
c’è tempo sino al al 3 marzo per contribuire alla sua realizzazione andando su
https://www.produzionidalbasso.com/project/rino-della-negra-calciatore-partigiano
*il poeta Louis Aragon celebrò quel sacrificio con con questi versi: «Ventitré stranieri e comunque fratelli / Ventitré innamorati della vita fino a morirne / Ventitré che gridarono Francia mentre cadevano».
Per saperne di più su Rino Della Negra: Rino Della Negra. Calciatore e tifoso, di Dimitri Manessis e Jean Vigreux, ed. Libertalia 2022, dieci euro.
I realizzatori del documentario
Biografia del regista Daniele Ceccarini
https://www.cinemaitaliano.info/pers/075073/daniele-ceccarini.html
https://www.mymovies.it/persone/daniele-ceccarini/340110
https://www.imdb.com/danielececcarini/nm9929925
Biografia del regista Mario Molinari
https://www.mymovies.it/persone/mario-molinari/340111
https://www.cinemaitaliano.info/pers/079591/mario-molinari.html
Biografia del musicista Marco Rovelli
sanzameta 