Cosi parla d’amore Shakespeare

Gli occhi della mia donna non sono per nulla come il sole;
il corallo è di gran lunga più rosso del rosso delle sue labbra:
se la neve è bianca, allora i suoi seni sono scuri;
se i capelli sono fili, fili neri le crescono in testa.
Io ho visto rose damascate, rosse e bianche,
ma non vedo rose simili sulle sue guance;
ed in alcuni profumi c’è più piacere
che nell’alito che la mia donna emana.
Amo sentirla parlare, eppure so bene
che la musica ha di gran lunga un suono più gradevole.
Di certo non ho mai visto camminare una dea:
la mia donna, quando cammina, striscia i piedi a terra.
Eppure, santo cielo, penso che la mia amata sia preziosa
quanto qualunque altra donna trasfigurata da metafore fasulle.

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