A Cerignola, nell’entroterra pugliese, dal 2008 opera La Cooperativa Sociale Altereco.
Una Cooperativa di tipo B che lavora le terre confiscate alla mafia: Terra Aut,dal nome della radio di Peppino Impastato e Michele Cianci, un commerciante ucciso più di trent’anni fa per essersi opposto ad una rapina nel suo negozio ( nella mattinata aveva anche sventato una rapina ai danni di un pensionato).
Attraverso la sua attività pratica inserimenti lavorativi di persone fragili con percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro basati sul rispetto delle persone.
La produzione è fondata su ortaggi, uva da tavola e da vino, melograni, ciliegie, limoni e olive da olio.
La cooperativa pratica anche forme di agricoltura riparativa ( un incontro fra la pratica agricola e i concetti della giustizia riparativa).
La prima esperienza è su Terra Aut dove la coop, dal 2011, ospita i campi di formazione lavoro promossi da Libera e Spi-Cgil, in cui tanti ragazzi e ragazze fanno una esperienza di vacanze lavoro. Dal 2013 le attività di accoglienza si sono ampliate ai della legalità democratica promossi da Arci, Spi-Cigl e Libera.
Nel 2019, come capofila dell’ATS “Le terre di Peppino Di Vittorio”, ha iniziato a gestire le terre Michele Cianci.
Una esperienza di economia pulita e sostenibile che da dignità ai lavoratori e fa uscire dalla marginalità e offre una occasione di resistenza a tutte le forme di oppressione e malaffare che spesso colpisce chi è fragile ed in difficoltà.
L’ultimo tassello è la creazione di uno spazio commerciale per la vendita dei prodotti. Altereco partecipa cosi alla bottega centonove/novantesie. Il negozio, che vende beni bio prodotti da aziende che lavorano le terre confiscate alla mafia, immaginato e creato dal Consorzio Oltre.
Chi, mangiando prodotti sani, vuol dare un aiuto concreto a queste attività può acquistare sul sito https://www.centonovenovantasei.it e sul sito https://alterecofarm.com
La foto originale si trova sul blog salentokm0.com