Quando si sentono le parole Terrà e libertà la mente va spesso al gran film di Ken Loach. Ma adesso Terrà e libertà è qualcosa di diverso dal capolavoro di Loach.
Da diversi anni a Torretta Antonacci, in provincia di Foggia, l’Associazione “Terra e Libertà” ha costruito un processo di sindacalizzazione dei braccianti fondato sull’auto-organizzazione e sul protagonismo diretto dei lavoratori.
Braccianti determinati ad uscire da un sistema di sfruttamento intensivo delle terre e delle persone che vengono pagate a cottimo, costrette a lavorare sotto il sole e a vivere in baraccopoli.
Da questa volontà è nata l’idea di occupare alcuni ettari di terre pubbliche abbandonate da anni all’incuria ( solo un piccolo pezzo dell’immenso patrimonio fondiario pubblico abbandonato) e costruire un percorso di riappropriazione dal basso della terra.
L’ultimo passo, dopo la presa di coscienza e l’occupazione, è stata l’organizzazione di una filiera alimentare rispettosa della terra e del lavoro. Nasce cosi il progetto di produrre una passata di pomodoro artigianale.
A maggio sono iniziati i lavori con una motozappa e 12 vanghe poi la piantumazione, i trapianti a mano e la ricerca dell’acqua.
Il 6 ottobre è iniziata la raccolta e ai primi di novembre sarà possibile acquistare la passata.
Una passata che volendo dare dignità a chi lavora e non potendo contare, come tutte le attività artigianali, sulle economie di scala non può costare meno di due euro a bottiglia. Un prezzo equo che può far reperire anche quel minimo di risorse per iniziare le coltivazioni invernali.
Con due euro non si acquista solo una ottima passata ma anche la possibilità di un altro mondo più giusto non a caso si chiama Terra e libertà.
Per aiutare questo progetto oltre a comprare la passata si può partecipare la crowdfunding cliccando sul link sotto.