Nel 1992 Capaci venne ucciso Il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La strage fu seguita poche settimane dopo da quella di via D’Amelio, a Palermo, in cui furono uccisi il giudice Borsellino e la sua scorta. Due avvenimenti che scossero tutta l’italia democratica e che spinse un’intera generazione di giovani siciliani ad uscire per far sentire con forza la propria voce e tenere viva la memoria e promuovere la cultura della legalità tra i cittadini di tutto il paese
Da quel fermento nel 2009 nasce L’associazione Capaci NO MAFIAETS che si occupa della diffusione su scala nazionale e internazionale della storia del movimento antimafia.
L’associazione porta avanti attività culturali e di animazione del territorio attraverso il coinvolgimento di altre realtà associative, culturali e giovanili della zona.
L’ultimo progetto ideato dall’associazione, il cui partner commerciale è la cooperativa sociale Addiopizzo Travel, un tour operator che organizza escursioni, vacanze e viaggi d’istruzione, tutti rigorosamente “mafia-free” , è MuST23 – Museo Stazione 23 Maggio.
Uno spazio di fruizione culturale permanente, una “memoria viva” della strage del 23 maggio 1992.
L’obiettivo di MuST23 è informare, emozionare e scuotere le coscienze per spingere all’impegno.
Il Museo sarà ospitato negli spazi dell’ex stazione di Capaci, concessa in comodato d’uso gratuito da RFI. L’area, in disuso da anni, contiene l’ex fabbricato viaggiatori (una palazzina su due livelli completamente da ristrutturare) e l’ex scalo merci (un ampio piazzale in cui verranno allestiti diversi container). L’ex stazione ferroviaria sarà quindi ripensata completamente per ospitare opere d’arte e spazi culturali interattivi e multimediali.
MuST23 è dunque anche un progetto di rigenerazione urbana, che ha l’obiettivo di offrire uno spazio sostenibile, vivibile e attraente, sia per i residenti che per i visitatori, nel quale usufruire di una esperienza formativa ed emotiva.
Visori per la realtà virtuale, app di realtà aumentata e altre tecnologie all’avanguardia, renderanno possibile rivivere quel giorno maledetto e provare le stesse emozioni di chi c’era, capire nel profondo la portata di quell’evento.
Il museo sarà una realtà viva un luogo di fruizione e produzione culturale legato all’antimafia in senso ampio: attività didattiche, culturali, studi per le produzioni multimediali, spazi di aggregazione.
MuST23 nasce dal basso e si rivolge a tutti. MuST23 rappresenta per Capaci la rivalsa della Bellezza: dei luoghi, con i paesaggi struggenti, e della comunità che vive e si impegna nella visione di una Capaci…capace di reagire, ricostruire e rinascere.
Si può partecipare al progetto facendo una donazione qui https://www.produzionidalbasso.com/project/must23-un-museo-a-capaci-per-dire-no-mafia/ C’è tempo fino al 18 novembre
Si può seguire il progetto e le sue attività https://www.facebook.com/must23museostazione23maggio/