L’acqua di San Giovanni è un progetto di Anna Claudia Bassani che mira a raccontare qualcosa di più ampio: è un’usanza famigliare che si estende alla tradizione nazionale, infatti, viene realizzata in diverse parti d’Italia (soprattutto nel centro tra cui Toscana, Marche, Lazio, Sardegna). La notte tra il 23 e il 24 giugno, si lascia fuori di casa un vaso con acqua e fiori di campo, affinché la rugiada degli dèi si possa posare sull’infuso e lo faccia diventare un’acqua dalle proprietà benefiche e magiche. Questa leggenda è nata dalla credenza che il solstizio d’estate sia la porta attraverso la quale gli dèi facciano passare i nuovi nati sotto forma di rugiada, che compare così incantata solamente in quel periodo dell’anno nei pressi dei giorni in cui il sole è all’apice della sua forza e la natura è al massimo del suo vigore. La tradizione ha origini precristiane.
Da questa antica tradizione nasce il cortometraggio che narra una fiaba che si svolge nel breve ciclo che va dal 23 al 24 giugno e che ha come protagonisti due giovani: Lidia, una esile ragazza che rischia di volar via al minimo vento, ed Eolo l’amico che saprà come risolvere le difficoltà di Lidia. A far da contorno la comunità di un piccolo paese della campagna toscana.
L’autrice è una giovane regista da poco laureata in televisione e cinema. Si può partecipare alla realizzazione cliccando qui: https://www.produzionidalbasso.com/project/l-acqua-di-san-giovanni/